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Donna...artistica seduzione


Women in Art, il femminile nell'arte

Women in Art, il femminile nell'arteIl Festival “Women In Art” nasce per essere un evento artistico e culturale dedicato interamente alla femminilità. L’intento è di valorizzare il potenziale creativo che le donne incarnano e rappresentano nel teatro, danza, musica, letteratura, cinema e arte visiva.

Dal 30 agosto al 20 settembre, per quattro week end consecutivi, arti e artisti si danno la mano per dar vita a Bresso e Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, alla prima edizione di “Women in Art”, il femminile nell’arte.

Si comincia domenica 30 agosto con la proiezione del film “Coco avant Chanel”.

Sabato 5 settembre la musica è protagonista con “Le eroine dell’opera lirica”.

Sabato 12 settembre alle ore 21, presso lo Spazio MIL di via Granelli a Sesto San Giovanni, Nuova Scena Antica propone lo spettacolo teatrale “Scuola di seduzione”.

La commedia vede il noto regista teatrale Massimo Re innamorarsi di Bianca, giovane attrice, a un mese dal debutto della sua nuova commedia, intitolata “Scuola di seduzione”.
Decide di darle la parte da protagonista, sottraendola a un’altra attrice. Si innesca un’inarrestabile catena di eventi che travolge l’intero cast e la produzione in un’altalena esilarante tra verità e menzogne, ragione e sentimenti, complice l’eterna lotta tra i sessi.

Scuola di Seduzione è una commedia che affronta il tema dei sentimenti, di ciò che li muove e li determina, ovvero il bisogno insito in ogni essere umano di piacere e di essere accettato dagli altri.

Il bisogno di accettazione, però, poggia a sua volta su una delle paure più antiche dell’uomo: quella di rimanere solo.

Per questo motivo, spesso, i buoni intenti che animano ciascun personaggio si trasformano in errori o in azioni ingiuste, perché la paura li costringe a mentire, ingannando le persone di cui si circondano.

Completa la proposta di Women in Art la mostra “Il cammino della Dea”, Viaggio negli archetipi del femminile (Foyer Spazio MIL, ingresso gratuito, inaugurazione venerdì 11 settembre).

La collettiva d’arte contemporanea mette in luce visioni differenti: il femminismo – attraverso lavori concettuali degli anni ’70 di Anna Oberto; l’oggetto femminile – il corpo e la moda calati in uno sguardo critico e velatamente ironico per Enrica Borghi; il senso di una ritualità corale e partecipata nel video di Michela Formenti; infine leggerezza e delicatezza come temi universali per Marzia Rossi.

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Arte e Amore

Amor sacro e amor profano a New York
Arte e amore nell’Italia del Rinascimento

Metropolitan Museum of Art, New York

Dal 18 novembre 2008 al 16 febbraio 2009, presso il Metropolitan Museum di New York, è aperta la mostra “Arte e amore nell’Italia del Rinascimento”, che attraverso numerosi oggetti cerca di illustrare come venivano celebrati l’amore e il matrimonio in uno dei periodi più splendidi e ricchi dal punto di vista storico e artistico.

La celebrazione, la commemorazione del fidanzamento, matrimonio, della nascita di un bimbo, esisteva già da tempo, ma è in questo periodo che diventa un fatto sociale e culturale della massima importanza.

Sono esposti circa 150 oggetti, che risalgono a un periodo compreso tra i primi del Quattrocento fino alla metà del Cinquecento. Si possono ammirare squisiti esempi di maiolica, magnifici lavori di oreficeria, ritratti nuziali, rarissimi pezzi della cristalleria veneziana, pannelli per cassapanche finemente decorati, deschi da parto.

Oltre all’amore consacrato dal matrimonio, non mancano però le rappresentazioni e le celebrazioni dell’amore sensuale, come nel capolavoro “Venere e Cupido” del grande artista veneziano Lorenzo Lotto,e in molte stampe e disegni.

Spesso erano i familiari o gli amici a commissionare questi oggetti straordinari per farne poi regalo ai novelli fidanzati, o sposi, o genitori.

I più grandi artisti e i più rinomati artigiani si mettevano al servizio di queste celebrazioni.
Tra gli artisti ricordiamo in particolare Giulio Romano, Tiziano e il già citato Lorenzo Lotto. I visitatori possono ammirare anche un capolavoro del Tiziano: La “Venere con un organista e un piccolo cane”, proveniente dal Museo del Prado.