C'è da non credere che nel 2007 ci tocchi assistere ancora a delle scene così cruente e vergognose. Il dito dell'opinione pubblica è puntato contro il Giappone, che permette l'uccisione di circa ventimila delfini all'anno.
La tecnica utilizzata dai cacciatori per catturare i delfini è atroce e, davvero, davanti a scene così agghiaccianti e crudeli è impossibile non chiedersi con che coraggio un uomo possa fare una cosa del genere.
Un'associazione ambientalista ha realizzato un video davvero impressionante sul massacro di questi dolcissimi mammiferi, nella speranza di sensibilizzare chi ancora un cuore c'è l'ha e, dalle immagini, è abbastanza evidente che non è un requisito di tutti. Prima che cominciate a guardare il filmato, ebbene che sappiate che il video contiene delle immagini molto crude e decisamente impressionanti.
Individuato un branco, i cacciatori cominciano a battere su particolari bastoni metallici, inseriti parzialmente nell'acqua, che producono un suono capace di disorientare i delfini, che vengono così attratti in piccole insenature, ad esempio in quella di Taiji, dove vengono brutalmente uccisi.
È inaccettabile che un Paese permetta, ogni anno, l'uccisione e la cattura di migliaia di delfini, animali che la Convenzione di Washington ha incluso in quelli da proteggere . Il Giappone giustifica quest'orrendo massacro affermando che gli animali sono catturati per i delfinari, allo scopo di diffondere la cultura del mare. La verità è molto più triste, i poverini sono destinanti ad arricchire il menù dei ristoranti, oltre che il business dell'industria alimentare e del divertimento.
Sul sito della LAV, la Lega Anti Vivisezione, è stata istituita una petizione, che potete firmare, contenente una mail di protesta, indirizzata al Primo Ministro Giapponese, in cui si chiede di mettere immediatamente fine a questo schifo. Fate sentire la vostra voce, un'indecenza del genere è davvero intollerabile.
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