... lui era donna, lei era uomo
Quella che stiamo per raccontarvi è una storia d’amore molto particolare, che coinvolge identità fisica e sessuale in uno scambio di genere che può stupire ma, al tempo stesso, racconta alla perfezione l’imprevedibilità dei sentimenti. I due giovani protagonisti si chiamano Katie Hill e Arin Andrews, sono innamorati e sono entrambi transgender. Solo che nessuno dei due lo sapeva prima di mettersi insieme: lui era una lei e lei era un lui, prima del tanto atteso cambio di sesso.
La storia è ancora più sorprendente perché avvenuta a Tulsa, città dell’Oklahoma, non certo il più moderno e progressista degli Stati dell’unione a stelle e strisce. I due fidanzati hanno deciso di uscire allo scoperto raccontando la loro storia al Daily Mail e, come prevedibile, in poche ore ogni quotidiano e sito web del globo parlava della storia d’amore più transgender che ci sia. Una domanda di fondo sorge potente dalle pagine di questa storia: “nella vita è più importante l’identità di genere o quella sessuale e psichica?”.
Potrebbe sembrare un quesito banale, ma in realtà in Italia (e non solo) parlare di scelte del genere è ancora un tabù, e molti preferiscono chiudere gli occhi o peggio osteggiare piuttosto che comprendere scelte personali così importanti. Anche Katie Hill e Arin Andrews hanno vissuto un percorso difficile di accettazione della propria natura, combattendo contro i pregiudizi e l’ottusità di molti. Forse proprio questa comune lotta interiore ed esteriore ha fornito le basi per la forte attrazione che entrambi hanno provato fin dal primo momento in cui si sono visti.
Katie, che prima della cura si chiama Luke, ha spiegato: “Siamo perfetti l’una per l’altro perché entrambi abbiamo avuto gli stessi problemi crescendo. Ora viviamo in modo convincente come un ragazzo e una ragazza, nessuno si accorge della cosa. Anche a tre anni, sapevo che in fondo volevo essere una ragazza. Tutto quello che volevo era giocare con le bambole. Ho odiato il mio corpo da piccola e non l’ho mai sentito veramente mio”. Arin, invece, si chiamava Emerald e da bambina aveva vinto molti concorsi di bellezza, pur sentendo dentro di sé di essere diversa dalle sue amiche. Per dirne una, non riusciva a capire perché a scuola era inserita nelle squadre femminili.
La loro determinazione nell’adeguare identità fisica e psichica ha fatto sì che arrivassero all’operazione di cambio di sesso, passo necessario per giungere a quella felicità che oggi possono condividere. Due persone che meritano rispetto per il coraggio di affrontare un cammino così impervio e di condividerlo con il mondo. Una volta tanto i retrogradi sono pregati di astenersi dal commentare.
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